Il Piemonte modello per gli investimenti nel fotovoltaico ma resta la complessità burocratica

7 Aprile 2025

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La regione produce l’8,5% della potenza in esercizio in Italia con i suoi 8419 impianti. “La cosa bella è che qui ci sono gli impianti manutenuti meglio, nonostante siano vecchi, producono sopra l’80 % delle loro capacità” così Aceper

Investire nelle fonti rinnovabili conviene, ma non sempre è semplice e il vantaggio non immediato. E mentre oltreoceano l’amministrazione Trump invoca l’indipendenza energetica, in Italia si costruisce a piccoli passi una complessa transizione energetica.

Secondo uno studio di Aceperl’associazione consumatori e produttori energie rinnovabili che riunisce diecimila soci di cui duemila in Piemonte, un’impresa che ha investito nel fotovoltaico grazie agli incentivi statali, all’autoconsumo e alla vendita di energia, ha abbattuto i costi in bolletta e ottenuto un guadagno mentre chi non lo ha fatto ha dovuto affrontare l’onda dei rincari senza strumenti di mitigazione.

Dopo gli anni degli incentivi a pioggia, la transizione 5.0  appone dei correttivi. le agevolazione varranno solo per gli impianti con moduli fotovoltaici prodotti nell’Unione Europea. secondo Aceper servirebbe altro, Veronica Pitea, presidente Aceper rinnovabili

A livello burocratico che semplificassero le pratiche per accesso ai bandi e la manovra 5.0 per trainare la batteria e spendere di meno

Il Piemonte produce l’8,5% della potenza in esercizio in Italia con i suoi 8419 impianti

La cosa bella del Piemonte è che sono gli impianti manutenuti meglio, nonostante siano vecchi, producono sopra l’80 % delle loro capacità


Vedi qui l’articolo completo di TGR Piemonte del 01/04/2025

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