25 Gennaio 2023
Numeri da record per il solare italiano, come non se ne vedevano dal Conto Energia del 2013: + 12 mila impianti, per un totale di 1.6GW.
Nei primi 9 mesi del 2022 il fotovoltaico italiano fa registrare numeri record: sono 12 mila i nuovi impianti, per un totale di 1.6 GW, una vivacità che non si riscontrava dal 2013, ai tempi dell’ultimo Conto Energia. Lo rivela l’ultimo Outlook statistico del GSE (InFotovoltaico), che afferma anche che al 30 settembre risultano in esercizio 1.140.000 impianti, + 12% rispetto alla fine del 2021.
Poco meno della metà degli impianti appartiene al settore industriale (con il 51% di potenza installata complessiva), seguono terziario (20%), residenziale (18%) e agricoltura (11%). Il 35% degli impianti sono a terra (con 15.800 ettari di superficie occupata) mentre il 65% su edifici, tetti, coperture, etc…
La crescita che segue otto anni di relativa stabilità del comparto, interessa tutte le classi dimensionali degli impianti, tutte le regioni e le principali città del Paese: tra queste, Il Piemonte è la regione che produce più elettricità dal fotovoltaico, seguita da Lombardia e Veneto, lo conferma la ricerca dell’Associazione dei Consumatori e Produttori di Energie Rinnovabili (Aceper).
Tra le province spicca Lecce con una performance di 1.100 ore di funzionamento, per una media di 4 ore/giorno.
Esistono però anche sfide e problematiche specifiche, soprattutto per i proprietari di impianti fotovoltaici ed operatori del settore: lo rivela una ricerca di Raptech (https://www.raptech.it/), azienda operante nel mercato delle Energie Rinnovabili da oltre 15 anni, offrendo tecnologia, supporto tecnico informatico, sistemi di monitoraggio e di asset management per impianti.
Grazie alla trasformazione digitale dell’energia è possibile aumentare l’efficienza nella gestione degli asset fotovoltaici. L’asset management può richiedere una serie di operazioni ripetitive che, se automatizzate, possono portare ad uno sbalorditivo miglioramento sia in termini di tempo che di qualità dei risultati. Dalla ricerca Raptech è stata misurata una riduzione del tempo impiegato che va dall’80% al 95% per questo tipo di attività. Questa maggiore efficienza si traduce anche in una riduzione pressoché totale degli squilibri di cassa dovuti a problematiche sull’erogazione dei contributi o della vendita dell’energia.
Per questo l’azienda ha lanciato da tempo sul mercato Remote Meter Reading, strumento web basato sulla piattaforma proprietaria R-Cloud, con accesso online a tutti i dati e possibilità di download in formato standard, che effettua letture giornaliere della “curva di carico” e di tutti i registri disponibili tramite i modem GSE, con valori di produzione su base quarto d’ora, confronto automatico con il Portale Enel Distribuzione e controllo automatico dei pagamenti del GSE.
“La digitalizzazione dell’energia – conferma Marco Berliocchi, CEO e Cofounder di Raptech – è un passo importante verso la transizione energetica oltre che uno strumento indispensabile per aumentare l’efficienza delle aziende produttrici”.
Vedi qui l’articolo di Smartcityweb del 18/01/2023
“Fonte Smartcityweb”